Basilica Pontificia Minore Santa Maria del Castello
Le origini del Santuario di Santa Maria del Castello si perdono tra storia e leggenda. Secondo la tradizione, nel 1090 il conte Ruggero, fratello di Roberto il Guiscardo, decise di edificare un castello sulla sommità del colle per tenere sotto controllo gli abitanti di Castrovillari, ribellatisi pochi anni prima.
Tuttavia, i muri costruiti di giorno crollavano misteriosamente durante la notte. Scavando più a fondo, gli operai rinvennero un muro sul quale era dipinta un’immagine della Vergine col Bambino, colpita da un piccone che ne lasciò ancora visibili le tracce. Ritenuto un segno miracoloso, Ruggero abbandonò il progetto militare e acconsentì alla costruzione di una chiesa dedicata alla Madonna, da cui prese nome il Santuario. Una lapide settecentesca, collocata accanto all’altare che custodisce l’affresco miracoloso, tramanda ancora oggi il racconto. Alla stessa leggenda si ispira anche un affresco, conservato nella cripta, che raffigura la Madonna in trono con il Bambino e, ai piedi, il conte Ruggero inginocchiato.
Le prime attestazioni storiche del Santuario risalgono invece al 1287. La parte più antica è la cripta normanna, caratterizzata da poderosi contrafforti in pietra squadrata che sostengono il loggiato superiore. L’ingresso principale, ornato da un portale romanico, fu trasferito sull’attuale lato nel 1769, quando il parroco Vito Chiaromonte ne invertì l’orientamento e promosse importanti lavori di restauro.
La facciata mostra oggi un elegante portale gotico in pietra, sormontato da una formella marmorea del XIV secolo raffigurante la Madonna col Bambino e, in alto, il Padre Eterno, attribuita allo scultore senese Tino di Camaino. Degni di nota anche i resti di affreschi del XIV secolo che decorano il muro della cantoria, con l’immagine del Cristo Redentore e di un santo Apostolo.
Il campanile, dalla solida base romanica, si innalza sull’antica torre del castello, probabilmente crollata dopo il terremoto del 1693. L’interno della chiesa, ricostruito in seguito, presenta oggi una pianta a croce latina, con volte barocche, ampi pilastri, stucchi e cappelle laterali.
Nella navata centrale, all’interno dell’abside, si conserva un magnifico coro ligneo tardo-rinascimentale, attribuito alla bottega del moranese Giovan Pietro Cerchiaro, insieme ad altri pregevoli manufatti del XVII e XVIII secolo. Le cappelle laterali, arricchite da balaustre di botteghe napoletane e marmi policromi, custodiscono importanti opere d’arte: due tavole cinquecentesche di Pietro Negroni e diverse tele del pittore Genesio Galtieri (XVIII secolo).
Il cuore del Santuario resta però il veneratissimo affresco della Madonna del Castello con il Bambino, risalente al XIII secolo, da secoli oggetto di profonda devozione popolare e simbolo spirituale della città di Castrovillari. Oggi, il Santuario è Basilica Pontificia Minore.