Santa Maria delle Grazie
Lungo il maestoso Corso Garibaldi, sorge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, un luogo di fede e memoria che accompagna la storia della città sin dal XVI secolo.
In origine, l’edificio era una piccola chiesa rurale posta alle dipendenze della parrocchia di Santa Maria del Castello, immersa tra campi e orti ai margini dell’abitato. Per secoli rimase un punto di riferimento spirituale per le famiglie della zona, fino a quando, nella seconda metà del Settecento, la progressiva urbanizzazione di quest’area — resa più grandiosa dalla costruzione del Corso Garibaldi, progettato nella sua parte iniziale dai genieri francesi — trasformò la semplice cappella in una chiesa di rilievo urbano.
Fu in questo periodo che l’edificio venne ampliato e arricchito dell’attuale facciata monumentale, sormontata da un orologio realizzato dal maestro Francesco Cantisani, orologiaio di straordinaria abilità. I rintocchi dell’orologio erano scanditi da campane in ferro battuto, sorrette da un archetto con banderuola: una di esse, la più antica, risale proprio al XVI secolo.
Sotto l’orologio si apre il portalino rinascimentale, raffinato esempio di eleganza settecentesca, con timpano spezzato sorretto da colonne ioniche. Al di sopra campeggia uno scudo marmoreo raffigurante la Madonna del Castello, simbolo della devozione più antica dei castrovillaresi.
L’interno, a navata unica, conserva un prezioso dipinto sull’altare maggiore: la Madonna delle Grazie, opera del pittore Domenico Antonio Colimodio, datata 1751, che ancora oggi cattura lo sguardo dei fedeli per la dolcezza dei volti e l’intensità del colore.
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie rappresenta un vero e proprio gioiello di sobria bellezza, capace di raccontare — nel ritmo lento delle sue campane — secoli di fede e di vita cittadina.