Palazzo Cappelli
A chiusura scenografica di Corso Garibaldi, dove la città settecentesca incontra la più antica Civita, si erge l’imponente Palazzo Cappelli, una struttura massiccia e quadrata che domina con la sua presenza la parte storica di Castrovillari.
L’edificio fu iniziato nel 1777 per volontà di Gerolamo Cappelli, su concessione di Giovan Battista IV Spinelli, duca di Castrovillari. Pur non essendo mai stato completato, il palazzo conserva una monumentalità sobria e solenne. La facciata principale, oltre al portale lapideo e alla magnifica balconata in ferro battuto, appare priva di ulteriori decorazioni, che invece impreziosiscono le facciate laterali, testimoni di un gusto raffinato e nobiliare.
Attraverso un profondo androne si accede al cortile interno, ornato da una sequenza di archi luminosi che danno luce a scale e ballatoi decorati con stemmi dipinti della famiglia Cappelli. In questi ambienti, un tempo dimora dei feudatari della città, trovarono ospitalità personaggi illustri, tra cui Gioacchino Murat, re di Napoli, che vi soggiornò nel 1810, e alcuni principi della casa reale napoletana. A partire dal 1850, il palazzo ospitò il Giudicato Regio Borbonico e, dopo l’Unità d’Italia, divenne sede del Tribunale di Castrovillari, funzione che ne accrebbe il valore civile e istituzionale. Oggi il Palazzo Cappelli, rappresenta una delle più significative testimonianze architettoniche della città, simbolo di continuità tra passato aristocratico e vita pubblica.
Alla destra del palazzo sorge la Cappella di Santa Maria della Valle, oggi conosciuta come Chiesa di San Rocco, la cui origine risale alla fine del XV secolo. In origine, la piccola chiesa si trovava fuori dalle mura cittadine, come luogo di devozione rurale e solo nei secoli successivi fu inglobata nel tessuto urbano.