Ex Convento dei Paolotti
L’attuale Caserma dei Carabinieri di Castrovillari custodisce tra le sue mura una storia secolare, intrecciata con quella religiosa e civile della città. Le sue origini risalgono al XVII secolo, quando, poco dopo il 1620, l’Ordine dei Paolotti avviò la costruzione di un grande complesso monastico, portato a compimento nel 1666.
L’edificio originario comprendeva il convento, organizzato attorno a un chiostro quadrato sorretto da solidi pilastri, i cui archi superiori erano impreziositi da una finta balaustra in stucco e, sul lato destro, la chiesa a navata unica con cappelle laterali. In questo spazio silenzioso e armonioso si svolgeva la vita dei religiosi, scandita dal ritmo della preghiera e dal lavoro quotidiano.
Con l’occupazione francese del Regno di Napoli, nel 1809, il convento subì la sorte comune a molti altri luoghi sacri: l’ordine fu soppresso e l’edificio trasformato in caserma delle Guardie Civiche. Pochi anni dopo, nel 1820, l’intera ala della chiesa venne ristrutturata per accogliere il Palazzo della Sottointendenza borbonica che, dopo l’Unità d’Italia, divenne Sottoprefettura fino alla sua soppressione nel 1926.
Al piano superiore trovò poi sede lo storico Circolo Cittadino, fondato nell’Ottocento, luogo d’incontro e di cultura per la borghesia castrovillarese. Al piano terra, invece, sono state riportate alla luce le antiche strutture della chiesa, oggi integrate negli spazi operativi dei Carabinieri, presenti in città sin dai primi anni dell’Italia unita.
A dominare l’edificio è la sua facciata alta ed elegante, scandita da linee sobrie ma imponenti, al centro della quale si apre un grande portale scolpito nella pietra locale del Cerasullo: un dettaglio che racchiude la forza e la grazia della tradizione artigiana castrovillarese.
Così, tra memoria monastica e vita istituzionale, l’ex convento dei Paolotti continua ancora oggi a rappresentare uno dei luoghi più significativi della storia cittadina, simbolo di continuità e rinnovamento.